Storia
Tracce della presenza di un abitato etrusco sono state rinvenute nella campagna attorno all’abitato.
Alcuni sostengono che l’antico Rigomagno non fosse situato dove oggi si trova, bensì in un pendio più a nord, a quota più bassa, ancor più vicino alla gola che immette nella Val di Chiana, vicino ad una vallecola formata da un ruscello tributario del torrente Foenna, sul proseguimento della via Cassia, verso nord rispetto alla Mansio ad Mensulas. Infatti, pare che il nome Rigomagno derivi proprio dall’alterazione del nome del citato torrente Foenna (affluente all’epoca tumultuoso della Chiana), considerato un “Rigum Magnum”, un grande torrente. Lo spostamento sul colle si deve alla progressiva insalubrità del luogo dovuto all’impaludamento della Val di Chiana.
La prima notizia certa sulla presenza di Rigomagno è dell’XI secolo, e riguarda l’insediamento dei Conti della Scialenga nel paese.
Il paese è stato un castello strategico all’epoca della Repubblica di Siena. Il 16 agosto 1281 le campagne attorno al borgo sono state teatro di una battaglia tra le truppe dei Guelfi e quelle dei ribelli Ghibellini che, guidate da Neri di Belmonte, uomo di fiducia del capo indiscusso dei Ghibellini senesi Nicolò Buonsignori, avevano da poco occupato Rigomagno dopo un terrificante assedio.
Dopo questa battaglia, il Senato della Repubblica di Siena ordinò di radere al suolo il paese, che poi fu ricostruito venti anni dopo, ancor più fortificato di prima.